sabato 22 agosto 2015



La casa passiva, Passivhaus


La casa passiva è attualmente il modello di abitazione che consente il maggior risparmio energetico. Rappresenta uno dei più preziosi contributi che la ricerca ha offerto allo sviluppo di un’edilizia sostenibile.


Una casa passiva è un edificio che copre la gran parte del suo fabbisogno energetico ricorrendo a strategie a basso impatto ambientale.


Le case passive sono nate in Svezia e con il tempo si sono diffuse in Germania, Olanda e Austria; in particolar modo, in questo ultimo paese, le case passive costituiscono il nuovo standard prescritto per i nuovi edifici in costruzione nel 2015 mentre nella regione austriaca del Vorarlberg, la casa passiva è divenuta obbligatoria già dal 1° gennaio 2007.


I requisiti di una casa passiva non possono fare riferimento a rigidi standard universali perché ogni nazione e ogni certificazione ha specifiche a sé. I Paesi che regolano meglio gli standard previsti per una casa passiva sono la Germania e l’Austria. In Italia abbiamo la certificazione energetica degli edifici, suddivisa in classi energetiche che fotografa il fabbisogno energetico annuo dell’immobile e riporta i possibili interventi di miglioramento energetico. Certificazione di riferimento è anche Casa Clima, rilasciata dall’omonima un’agenzia di proprietà della Provincia autonoma di Bolzano.








una casa passiva riesce ad assicurare il massimo comfort termico senza o con un minimo impiego di energia elettrica. Nella casa passiva si abbandonano le forme di riscaldamento convenzionali come caldaie e termosifoni ma si abbracciano sistemi di riscaldamento detti appunto passivi.


Una casa passiva sfrutta i princìpi dell’architettura bioclimatica sfruttando al massimo il potenziale dei materiali isolanti. Il riscaldamento passivo è reso efficace dalla coibentazione termica: una casa è detta “passiva” proprio perché la somma degli apporti passivi di calore dell’irraggiamento solare trasmessi dalle finestre e il calore generato internamente all’edificio (dagli stessi abitanti o dagli elettrodomestici) sono quasi sufficienti a compensare le dispersioni termiche dell’edificio durante la stagione fredda.


Dal punto di vista tecnico, la casa passiva deve quindi la sua efficienza alla combinazione di una serie di accorgimenti essenziali: isolamento termico, calore interno, finestre termiche, forma ed esposizione e ventilazione.


Isolamento termico. E’ ottenuto non solo grazie all’aumento dello spessore del materiale isolante ma anche e soprattutto collocando l’isolante nello strato più esterno della parete, anziché nel lato interno come normalmente avviene. L’isolante è disposto su tutte le pareti esterne dell’edificio nella loro interezza, senza tralasciare la corretta coibentazione del tetto.


Calore interno. Grazie al perfetto isolamento termico, l’edificio riesce a riscaldarsi grazie a fonti di calore che si trovano in tutte le case ma che di solito passano inosservate: gli elettrodomestici attivi, l’illuminazione, il sole che entra dalle finestre, la cucina, l’acqua calda che scorre nel bagno, gli stessi esseri umani che vi abitano. Benché minima, la quantità di calore prodotta da queste fonti risulta niente affatto trascurabile quando viene adeguatamente preservata.


Finestre termiche. Un punto debole nell’isolamento degli edifici è generalmente costituito dalle finestre. In una casa passiva il vetro delle finestre è triplo anziché doppio. La superficie vetrata diventa in questo modo più isolante della cornice stessa dell’infisso, motivo per cui si tende a progettare poche grandi finestre invece che tante finestre piccole: le finestre grandi aumentano la luminosità e il calore prodotto dai raggi del sole, mentre diminuisco le perdite di calore attraverso la struttura dell’infisso.


Forma ed esposizione. L’isolamento termico è ottenuto anche grazie allo studio della forma dell’edificio: edifici di volume compatto mantengono meglio il calore rispetto a edifici dal volume spezzettato o distribuito. E’ inoltre importante prevedere una corretta esposizione dell’edificio rispetto al sole, in modo che le pareti più soleggiate siano capaci di assorbire il calore, per esempio attraverso superfici vetrate, mentre le pareti più fredde e meno soleggiate siano perfettamente coibentate. Nei climi temperati occorre prevedere, al tempo stesso, una sufficiente ombreggiatura delle pareti rivolte verso il sole, in modo da mantenere la casa fresca nei mesi estivi.


Ventilazione. La circolazione dell’aria tra interno ed esterno è necessaria in tutti gli edifici ma in genere provoca forti perdite di calore. Nella casa passiva il problema è aggirato grazie a una ventilazione controllata, che attraverso un motore ad alta efficienza energetica e un apposito dispositivo per lo scambio di calore, permette all’aria in entrata di assorbire fino all’80-90% del calore dell’aria in uscita, prima di circolare all’interno.


La ventilazione controllata serve anche a uniformare la temperatura delle diverse stanze dell’edificio, recuperando il calore dalle stanze dove se ne produce di più (come il bagno, la cucina, e gli ambiente più affollati) ) per cederlo alle stanze più fredde come le camere da letto e il soggiorno, e al contempo ricambiare l’aria viziata.


Sulla base di questi punti essenziali, si possono prevedere soluzioni specifiche e dettagli aggiuntivi, sia estetici che funzionali. Alcune case sfruttano ad esempio la geotermia.


In alcuni casi lo studio dell’esposizione solare è abbinato all’uso di moderne tecnologie fotovoltaiche, mentre l’ombreggiatura può essere fatta sia con elementi architettonici, sia grazie alla piantumazione di specie vegetali adeguate – come le piante cedue, che perdono cioè il fogliame in inverno, lasciando passare i raggi del sole quando sono più necessari. Per i materiali poi le possibilità sono ampie: una casa passiva può essere fatta di legno, di mattoni, di cemento.


I notevoli vantaggi di una casa passiva sono evidenti: prima di tutto un impatto ecologico enormemente ridotto, grazie all’eliminazione o al ridottissimo uso dell’impianto di riscaldamento, e poi il comfort, grazie ad un’illuminazione ottimale ed una temperatura uniforme nei diversi ambienti interni.


Vantaggi della casa passiva



I vantaggi in termini di consumo energetico rilevanti: una casa passiva consuma il 90% in meno rispetto alle case tradizionali, e circa il 75% in meno rispetto alle nuove case costruite secondo la regolamentazione termica attuale.


La casa passiva si basa dunque sul concetto di costruzione a consumi molto ridotti, quindi il riscaldamento non è ottenuto mediante un normale impianto “attivo” a consumo energetico, bensì tramite tutte quelle che vengono chiamate fonti passive di calore: la radiazione solare, le persone, l’inerzia termica. Molto importanti sono i fattori come l’isolamento termico, l’assenza di ponti termici, l’elevata impermeabilità all’aria, il controllo della ventilazione.







La casa passiva mediterranea

Dalla progettazione passiva definita dagli standard tedeschi, finalmente si è passati alla definizione di uno standard ad hoc per il clima mediterraneo, da questa trasformazione è nata la prima Casa Passiva mediterranea. E’ nato così lo standard “passivo mediterraneo” creato su misura per i paesi che si affacciano sul Mediterraneo e destinato a qualificare la progettazione di edifici sempre più efficienti e rispettosi dell’ambiente. La casa passiva mediterranea è 100% green, riuscendo a conciliare le peculiarità tecnologiche con un involucro ad alta efficienza.


Costruita quasi completamente in legno, sfrutta al massimo le possibilità dei materiali naturali che compongono il pacchetto murario. Il perfetto isolamento termico e acustico è garantito dalla struttura portante in legno lamellare, dal cappotto in fibra di legno, dai serramenti ad alto rendimento e dalle schermature solari.


La strategia passiva che ha permesso di raggiungere tali risultati, sfrutta al massimo tutti gli apporti gratuiti, come il calore prodotto dagli elettrodomestici in funzione, dalle persone che vivono in casa o dai raggi del sole che penetrano attraverso le ampie finestre.


L’impianto in pompa di calore aria-acqua fornisce il riscaldamento invernale e raffresca nei mesi estivi; le schermature solari automatizzate limitano il guadagno solare; il sistema di ventilazione meccanica e un impianto fotovoltaico da 6 kWp completano il quadro di efficienza attiva della casa passiva mediterranea.

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