sabato 13 giugno 2015

I vantaggi della bioarchitettura e bioedilizia

Cenni sulla Sostenibilità e Bioedilizia



La sostenibilità di un materiale deriva dal suo rapporto con l'ambiente. I materiali interagiscono con l'ambiente e lo modificano, condizionando negativamente la sopravvivenza dell'uomo sulla Terra. Con la bioarchitettura si vanno ad utilizzare tecniche costruttive e materiali che intervengono in modo neutrale verso l'ambiente cercando di migliorare il benessere e la salute dell'uomo. Per avere un architettura sostenibile dobbiamo avere un doppio riscontro, un effetto benefico sulla salute dell'uomo e la tutela dell'ambiente.
Attualmente gli ambienti in cui viviamo sono molto degradati. L'uso indiscriminato di prodotti chimici presenti in tutti i materiali edili e nell'arredamento ha generato tutto ciò. La consapevolezza della presenza di questi prodotti è una cosa piuttosto recente.
La casa, fin dall'antichità, è sempre stata vista come una zona protetta dove una persona si va a riparare dalle intemperie e non solo. Quindi è una zona dove dovrebbe esserci la massima protezione verso tutte le avversità del mondo, ma dove purtroppo spesso vi si ritrovano materiali nocivi per la salute dell'uomo.
L'interno delle nostre case spesso presenta delle condizioni non salutari ( umidità, muffe, secchezza dell'aria, climatizzazione eccessiva, campi elettromagnetici, inquinamento acustico, esposizione a vibrazioni, inquinamento dovuto alla combustione dei fornelli, uso di sostanze chimiche presenti nei detergenti o prodotti per la casa, presenza di gas radon, scarsa o cattiva illuminazione, cattivo orientamento dei locali o addirittura della casa, ecc..).Le persone trascorrono la maggior parte della loro vita negli edifici quindi la loro salute è intrinsecamente legata ai luoghi di permanenza.
La bioarchitettura è in continua evoluzione e segue di pari passo scoperte e studi in vari campi che spaziano dalla medicina alla fisica. Esiste una stretta correlazione tra le nuove tecniche costruttive e questi studi.


I vantaggi della bioarchitettura

I vantaggi del progettare secondo i principi della Bioedilizia sono principalmente due: la possibilità di utilizzare le nostre risorse in modo più efficiente, e di creare case a basso consumo energetico, che non vadano comunque a intaccare le comodità del vivere odierno. Inoltre i criteri da tenere presenti per una corretta progettazione sono il benessere e la salubrità di chi andrà ad abitare l'edificio e l'ecosostenibilità ambientale, ovvero la riduzione al minimo dell'impatto ambientale di tutte le fasi di vita dell'edificio: costruzione, gestione, dismissione.     
La bioedilizia può ridurre del 50% circa la spesa energetica delle famiglie e abbattere l’inquinamento prodotto da riscaldamento, illuminazione e anche climatizzazione, dato il raffrescamento naturale che caratterizza questa tipologia di edifici, possibile grazie all’uso dei materiali che facilitano il passaggio del caldo e del freddo dall’esterno all’interno della casa stessa. È pertanto la tecnica vincente per combattere i ponti termici. Le strutture realizzate in bioedilizia hanno poi una maggiore resistenza sismica e ai forti venti, poiché oscillano ma non crollano e sono saldamente ancorate; resistono anche al fuoco, perché il legno brucia solo nel caso in cui sia sottile e arieggiato.
E’ indispensabile verificare che nel terreno dove sorgerà il nuovo fabbricato non vi siano fattori geologici negativi, quindi accertarsi che sia lontano da fonti di inquinamento e che non vi siano corsi d’acqua sotterranei, fratture o faglie geologiche. Il geologo dovrà comunque studiare altri fattori tra cui l’esposizione al sole, la direzione dei venti ed eventuali pendenze del suolo.
In fase di progettazione si deve considerare che l'edificio dovrà:

- risparmiare l'energia non rinnovabile e ridurre l'immissione di gas da combustione nell'atmosfera (cosa che attualmente, con le tipologie di riscaldamento in uso avviene massicciamente);

- risparmiare acqua potabile;

- migliorare il comfort abitativo eliminando l'inquinamento presente nelle nostre case e equilibrando umidità, calore, raffrescamento;

- utilizzare il più possibile materiali compatibili con l'ambiente;

- utilizzare tecniche e tecnologie costruttive in grado di migliorare l'efficienza energetica dei nostri edifici a tutto vantaggio anche dei consumi e quindi del risparmio;

- tenere presente le caratteristiche del luogo in cui l'edificio si va ad inserire.

L'ambiente e il clima in cui si va ad inserire un edificio sono molto importanti per ottimizzare determinate scelte progettuali relative ai materiali e alle tecniche costruttive da impiegare. Un analisi delle temperature medie stagionali, del grado di umidità, dei venti, dell'apporto di sole, luce e calore durante tutte le stagioni ci aiuta nella progettazione di un edificio determinandone spesso forma e aspetto estetico.
Il comfort di un edificio è dato anche dal suo corretto orientamento rispetto all'irraggiamento solare e ai venti.
Per le nostre latitudini l'orientamento dell'edificio verso sud ci permette di avere effetti positivi per l'illuminazione e il calore.
Anche la distribuzione interna dei locali, degli arredi, la superficie delle pareti finestrate e la scelta dei serramenti, sono importanti per un corretto utilizzo degli spazi e per il benessere psico-fisico di chi ci abita. Se le caratteristiche del terreno lo permettono è meglio posizionare i locali destinati alle attività del giorno (cucina, soggiorno, pranzo) verso la zona sud, corredate possibilmente da ampie finestre. A sud andranno anche collocate verande, terrazze, serre. Le camere da letto andranno collocate prevalentemente a est, la luce del mattino è ideale per il risveglio. Tutte le altre zone di servizio: bagni, piccole lavanderie,... andranno collocate a nord, dove la parete della casa avrà meno aperture possibili. Infine ad ovest può essere gradevole collocare studio o zone di lavoro per godere del sole pomeridiano.
Anche la posizione degli arredi può essere ottimizzata per il nostro benessere; ad esempio il letto dovrebbe rivolgere la testata verso nord, secondo il campo magnetico terrestre. Meglio utilizzare letti con doghe in legno e materassi privi di parti metalliche per non interferire con il campo magnetico naturale. In generale dalle camere e dai luoghi di relax è meglio allontanare gli apparecchi elettrici.
Per difendere l’abitazione dai raggi solari in estate, è bene predisporre sistemi schermanti per la protezione dal sole. Tende interne e frangisole orientabili o studiati in base all'inclinazione dei raggi solari durante le stagioni, possono aiutarci molto per ridurre l'aumento della temperatura nei nostri edifici e ridurre di conseguenza l’energia impiegata per la climatizzazione.
Anche il verde posto all'esterno dell'edificio può aiutare il raffrescamento estivo (utilizzando magari piante a foglie caduche).
Non ultima è anche la scelta e l'utilizzo del colore negli ambienti che possono influenzare la nostra salute e il nostro benessere.
I materiali ecosostenibili da utilizzare dovranno essere scelti con determinati criteri, assicurandosi che soddisfino anche diversi parametri.

I criteri puramente ecologici a cui bisogna attenersi sono:
-       Il materiale o le sue componenti devono avere origine naturale;
-       I materiali utilizzati devono essere disponibili in natura;
-       Il processo di estrazione del materiale;
-       Il dispendio energetico che comporta la sua lavorazione;
-       La radioattività, l’emissione di gas, la tossicità del materiale e l’impatto che ha sull’ambiente.
       
A livello fisico-chimico il materiale ecologico va invece valutato secondo:
-       la reazione al calore e all’umidità;
-       il comportamento statico ed elettromagnetico.

Chiaramente non bisogna dimenticarsi di chi andrà ad abitare in quella casa, assicurandosi dunque che i materiali scelti per la costruzione dell’abitazione ecologica rispondano alle sue esigenze estetiche e funzionali, ovvero che siano belli da vedere, resistenti e anche di facile manutenzione.

I materiali sostenibili più comuni

La scelta dei materiali ecologici e sostenibili da usare per ogni specifico progetto dovrebbe dipendere dalla provenienza: è assolutamente preferibile prediligere quelli di provenienza locale, non solo perché costano di meno ma perché consentono anche di ridurre l’inquinamento dovuto al trasporto e soprattutto perché sono generalmente più adatti al clima del luogo scelto. In bioedilizia si consiglia l’utilizzo di cemento puro, privo di radioattività, come ad esempio quello bianco. Tra i materiali bio più comuni ci sono poi:
- il legno e i laterizi microporizzati con farina di legno, per la struttura degli edifici, come tetti e solai;

- i pannelli in fibra di legno, in sughero e in fibra vegetale, tra cui lino, kenaf e canapa, per l’isolamento delle case;

- calce per le finiture superficiali;

- vernici e collanti si usano resine vegetali (dammar, pino…), oli vegetali (lino, tung, soia…), cere vegetali, gomme e colle vegetali (dragonite, gomma arabica…), spiriti e coloranti vegetali (olio di rosmarino, alcol, indaco, reseda…) e sostanze minerali naturali elaborate (gesso, ocra, talco…), per pitture;

- bentonite per l’impermeabilizzazione;

- il sughero, i pannelli di fibra di legno, cotone, calce espansa, cellulosa, perlite. In alcuni casi anche balle di paglia pressate, per l’isolamento termico e acustico.

I vantaggi di una casa passiva

L'energia consumata dagli edifici è principalmente quella utilizzata per il riscaldamento invernale. La distinzione in classi energetiche degli edifici viene effettuata adottando come indicatore il consumo energetico annuale al metro quadrato di superficie abitabile riscaldata espressa in Kwh/mq a. La caratteristica principale di questo tipo di edifici è data dall'utilizzo di materiali altamente isolanti e dall'assenza totale di ponti termici (aree cosiddette “deboli” della casa, che disperdono velocemente il caldo o il freddo).
Gli edifici passivi sono caratterizzati da perdite di calore molto basse ossia inferiore a 15 Kwh/mq a (Classe A) mentre negli edifici tradizionali, circa l'80% del costruito prima del 1990, abbiamo una dispersione di 175 Kwh/mq a (Classe F e G).
Se in una casa “tradizionale” infatti, durante la stagione invernale, la dispersione del calore accumulato con l'utilizzo di un impianto di riscaldamento è notevolmente accelerato, in una casa passiva, il calore viene ceduto all'esterno in maniera molto più rallentata, di contro, durante la stagione estiva la casa passiva impedisce l'ingresso del calore.
Negli edifici passivi, vista la bassa dispersione, sono fondamentali gli apporti solari e gli apporti interni (persone, elettrodomestici, illuminazione, ecc.) tali da ridurre notevolmente l'integrazione di calore da parte degli impianti di riscaldamento. Esistono poi edifici a consumo energetico zero dove per il riscaldamento invernale sono sufficienti i soli apporti esterni ed interni.
Le case passive possono essere realizzate sia in cemento che in legno; se si costruiscono in legno oltre ad essere più in linea con la bioedilizia ci permettono di risparmiare in tempo, fatica e denaro. I tempi brevi di realizzazione rispetto all'edilizia più tradizionale, sono a tutto vantaggio di chi desidera vivere in una casa che offre benessere e ecosostenibilità. Una volta realizzata permette di risparmiare sui costi di gestione: riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua e luce.